Il progetto di ricerca in sintesi

La sperimentazione

Il progetto Tecnoproteo sviluppa un processo innovativo per lo stampaggio di lastre in composito termoplastico realizzate con materiali di riciclo, destinate a elementi di carrozzeria.

La sperimentazione coinvolge sei partner tra imprese e centri di ricerca ed è di grande interesse per il territorio piemontese e nazionale. L’obiettivo è ottenere prototipi di dimensioni medio/grandi da utilizzare nel settore automotive e non solo, sviluppando nuove soluzioni applicabili alla produzione industriale, con benefici ambientali ed economici.

Nell’ambito della progettazione, definizione e attuazione delle politiche di sviluppo del territorio, la Regione Piemonte finanzia il 50% delle attività di Tecnoproteo.
Il progetto risponde agli obiettivi del Bando SWIch per il supporto alle attività di ricerca, sviluppo, innovazione delle imprese in linea con il Programma Regionale Piemonte F.E.S.R. 2021/2027.

Il gruppo di lavoro di Tecnoproteo presso la sede della capofila Eurodies

Il gruppo di lavoro di Tecnoproteo. Da sinistra a destra, in prima fila: Ludovico Focato, Vincenzo Rosati e Giovanni Marongiu (Eurodies); Andrea Pipino (CRF – Stellantis); Ivan Vazzoler (F.T. Famat); Silvia Avataneo, Stefano Forzano e Andrea Tassone (CRF- Stellantis).

In seconda fila, da sinistra: Domenico D’Angelo (Environment Park); Franco Lombardi e Pasquale Russo (Politecnico di Torino); Marina Berrino e Roberto Ramella (Eurodies); Luigi Panza (Politecnico di Torino).

I macro-obiettivi

Il progetto sperimentale studia le caratteristiche dei nuovi componenti per valutare la loro capacità di sostituire quelli metallici, preservando l’esperienza e gli attuali impianti dei partner.

L’implementazione dei risultati su scala industriale amplierà la gamma di prodotti realizzabili, rendendoli più adattabili a diverse destinazioni d’uso, comprese applicazioni multisettoriali.

Il comportamento e l’evoluzione dei prototipi, nel corso della ricerca, permetteranno di analizzare l’impatto, ambientale ed economico, del componente e di valutare la sostenibilità dei processi di fabbricazione, manutenzione e riuso a fine vita di prodotti.

Il modello “upcycling”

Aggiungendo valore al recupero di materiali e ai processi di trasformazione, Tecnoproteo è un esempio virtuoso di upcycling: un processo creativo che non si limita a riciclare i materiali ma li “reinventa”, dando loro nuova vita e nuove funzioni.

CRF CENTRO RICERCHE FIAT - STELLANTIS

Oltre al ruolo di rappresentante Stellantis come end user dell’innovazione, il Centro Ricerche FIAT è un centro di ricerca applicata dell’industria automobilistica, fondato nel 1978 come polo di riferimento per l’innovazione del gruppo.

L’importante esperienza del Dipartimento dei Materiali del CRF consentirà una valutazione della sostituibilità e della funzionalità dei nuovi componenti studiati.

Dato che l’oggetto di Tecnoproteo è un componente con peso ridotto e basso impatto ambientale, diretto a veicoli sia endotermici sia elettrici, sarà necessaria un’importante validazione delle caratteristiche e dei benefici.

Lo studio e la realizzazione dei “prototipi” consentiranno di effettuare una stima puntuale della sostenibilità dei processi di fabbricazione, manutenzione e riuso o riciclo a fine vita

Progetti di automobili del CRF – Centro Ricerche Fiat di Stellantis con effetti grafici avveniristici

POLITECNICO DI TORINO

Prestigiosa istituzione pubblica, il Politecnico di Torino è un riferimento, a livello nazionale e internazionale, per formazione, ricerca, trasferimento tecnologico e servizi nei settori dell’Architettura e dell’Ingegneria.

Ai suoi dipartimenti di Ingegneria Gestionale e della Produzione (DIGEP) e di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) è affidato lo studio degli aspetti tecnologici, economici e organizzativi dei sistemi di produzione di beni e servizi.

Tecnoproteo coinvolge Polito, con le due divisioni, in un ruolo che risponde alla sua mission di attore al servizio della crescita del sistema produttivo piemontese.

L’Ateneo mette a disposizione le competenze nei processi di ricerca e sviluppo industriali. DIGEP studia le fasi di stampaggio e il comportamento delle lastre, mentre DISAT valuta le caratteristiche del materiale prima e dopo il processo di formatura.

Esterni e interno del Politecnico di Torino: Corso Duca degli Abruzzi, ampliamenti campus, Lingotto.

F.T. Famat

F.T. Famat, dal 1988, progetta e realizza soluzioni di automazione speciale tailor made, investendo costantemente in ricerca e sviluppo, con focus sulle nuove tecnologie.

L’attività guidata da F.T. Famat mira a ottimizzare l’accoppiamento dei materiali e supportare il processo di termoformatura. Le competenze in ambito impiantistico e ICT del partner, risultano fondamentali per creare il valore previsto lungo la filiera dei partner di progetto.

Grazie all’esperienza sui processi industriali e sui trattamenti superficiali, F.T. Famat studia, per Tecnoproteo, il processo industriale idoneo a rendere funzionali le fibre di tessuto e aumentare la loro capacità di impregnazione e aderenza alla matrice, per la creazione dei componenti.

L’azienda incrementerà le sue competenze sia in ambito trattamenti superficiali, sia nello sviluppo di soluzioni di automazione e controllo mediante sensoristica per applicazioni speciali.

Tecnologie e prodotti realizzati da FT Famat, specializzata in automazione industriale su misura

ENVIRONMENT PARK

Environment Park, Parco Tecnologico che da circa 25 anni si occupa di innovazione per la sostenibilità ambientale nella città di Torino e che, con Tecnoproteo, si propone di arricchire il bagaglio di conoscenze in ambito di trattamenti superficiali e in ambito Life Cycle Assessment ed Ecodesign.

Fondamentale è l’esperienza del partner nello sviluppo di innovazioni di processo/prodotto a basso impatto ambientale.

Per Tecnoproteo, Environment Park guiderà lo studio LCC-LCA (Life Cycle Costing-Life Cycle Assessment)) delle varie fasi del progetto e di tutta la filiera produttiva, nonché i piani per l’industrializzazione.

Una sezione centrale del lavoro sarà dedicata all’aggiornamento delle analisi di mercato, per valutare soluzioni che consentano di mantenere un vantaggio competitivo e vagliare la brevettabilità delle soluzioni tecnologiche che il progetto propone, validandone le possibilità di applicazione.

Environment Park di Torino: scorci esterni e interni della sede, con laboratori di ricerca e pannelli solari

2Gamma

2Gamma si occupa della progettazione e produzione di film tecnici termoplastici e di lastre in materiale composito.

L’azienda presenta un forte background nella realizzazione di laminati di vario genere, è dotata di impianti di laminazione a caldo, con particolari innovativi utili a controllare il processo e capace di mantenere un alto grado di flessibilità in funzione delle materie prime da lavorare.

L’esperienza nell’accoppiamento di materiali termoplastici e termoindurenti è il requisito necessario per arrivare allo sviluppo di materiali inediti.

2Gamma è, da tempo, alla ricerca di processi alternativi per produrre laminati in materiale composito termoplastico, utili a espandere il proprio mercato e a raggiungere una platea più ampia.

Esempi di pannelli in materiali compositi e sede dell’azienda 2Gamma

Eurodies

La capofila Eurodies affonda le proprie radici nella progettazione di stampi e relativa realizzazione di prototipi metallici e, da diversi anni, produce particolari strutturali complessi, anche caratterizzati da spessori importanti.

In Tecnoproteo, intende sfruttare la propria esperienza nei processi industriali su componenti in lamiera, per ottenere un prodotto termoformato di interesse per il settore automotive e non solo.

La competenza della capofila nello stampaggio della lamiera metallica è basilare per il successo del progetto, per attestare la producibilità del componente e la sostenibilità del processo industriale, ottimizzandone gli aspetti.

Utilizzando le diverse lastre prototipali, Eurodies realizzerà un riparo aerodinamico, da montare sul fondo della vettura, come copertura sottoscocca e area aerodinamica.

3 scorci di Eurodies Italia, Avigliana: area fresatura, veduta dello stabilimento dall’alto e team in reparto assemblaggio